- Aprile 14, 2023
Report di sostenibilità: quali indicatori GRI rendicontare?
I report di sostenibilità seguono i GRI standard. Ma quali indicatori GRI si devono includere in un report di sostenibilità?

Esperto in cambiamento climatico
Contenuti
Punti chiave
- Il report di sostenibilità viene redatto secondo i GRI standard.
- Nella modalità “with reference” ai GRI standards, l'azienda sceglie quali indicatori GRI rendicontare.
- Nella modalità “in accordance” con i GRI standard, gli indicatori GRI sono determinati dall’analisi di materialità.
Cos’è il report di sostenibilità
Il report di sostenibilità è un documento che fornisce informazioni sulla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) di un’azienda. Lo standard più utilizzati per i bilanci di sostenibilità è il Global Reporting Iniziative (GRI standard).
Nel report di sostenibilità si descrivono le azioni intraprese per migliorare la sostenibilità aziendale. Tuttavia, è importante delineare anche gli obiettivi di sostenibilità da raggiungere in futuro.
In Italia, il report di sostenibilità è obbligatorio per le aziende quotate, le banche e le assicurazioni. Tuttavia, l’Unione Europea ha recentemente approvato la nuova direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che renderà il bilancio ESG obbligatorio per molte più aziende.
Al momento, circa 10,000 aziende devono redigere un bilancio di sostenibilità obbligatorio in Europa. Con la direttiva CSRD, si stima che il report di sostenibilità diventerà obbligatorio per circa 50,000 aziende europee.
Report di sostenibilità secondo i GRI standard
In Italia, la maggior parte dei report di sostenibilità sono redatti secondo i GRI standards. Infatti, i GRI standard possono essere auditati dalle società di revisione, per questo sono gli standard più diffusi.
È possibile utilizzare gli standard GRI in due diverse modalità. La prima si chiama “with reference” ai GRI standard, ed è quella più semplice. La seconda viene detta “in accordance” ai GRI standards, ed è usata in report di sostenibilità più esaustivi.
Report di sostenibilità “with reference” ai GRI standard
Solitamente, la rendicontazione “with reference” ai GRI standard viene utilizzata nel primo report di sostenibilità.
Infatti, i criteri da rispettare in questa modalità non sono molto stringenti. In particolare, i criteri da rispettare in un report di sostenibilità con riferimento ai GRI standards sono i seguenti:
- Pubblicare l’indice dei contenuti GRI.
- Presentare una dichiarazione d’uso nel report di sostenibilità.
- Notificare il GRI della pubblicazione del bilancio di sostenibilità.
In sintesi, la modalità con riferimento ai GRI standard richiede soltanto l’utilizzo del framework GRI. Infatti, nei report di sostenibilità in riferimento ai GRI standard, l’azienda sceglie liberamenti quali indicatori GRI rendicontare.
Nonostante l’assenza di obblighi sulle informazioni da rendicontare, alcuni indicatori GRI si trovano in quasi tutti i report.
Indicatori GRI 302 - Energia
L’indicatore GRI più utilizzato nei report di sostenibilità è il 302-1 – Consumo di energia interno all’organizzazione. Questo indicatore si basa sui consumi di energia elettrica, gas metano, benzina, diesel e altri combustibili.
Energia elettrica e gas metano possono essere reperiti nel Portale Consumi. In alternativa, quando la potenza del contatore elettrico è superiore a 55 kW, puoi scaricare le curve di carico dal sito di Enel Distribuzione.
L’ultima opzione è la lettura manuale delle bollette. Di solito, è sufficiente prendere la bolletta di gennaio o febbraio, dove è presente il riepilogo dei consumi dell’anno precedente.
È importante ricordare che, secondo i GRI standard, i consumi energetici dovranno essere pubblicati in Giga Joule (GJ). Per il 2022, i fattori di conversione in GJ si trovano nella tabella dei parametri standard, pubblicata da ISPRA.

Indicatori GRI 303 – Acqua ed effluenti
L’indicatore GRI 303-3 – Prelievo idrico, è il più utilizzato nei report di sostenibilità ambientale per il tema dell’acqua. I prelievi di acqua vanno suddivisi in base alle fonti di approvvigionamento, come acquedotto, pozzo o acqua di superficie.
Inoltre, l’indicatore GRI richiede di identificare i prelievi avvenuti in zone a stress idrico. Per verificare lo stress idrico della propria regione, è possibile consultare Acqueduct, un tool online sviluppato dal World Resources Institute.
Nei report di sostenibilità, i dati sul prelievo di acqua derivano quasi sempre dalle bollette, oppure dalle letture dei contatori.

Indicatori GRI 305 - Emissioni
Gli indicatori GRI 305 riguardano le emissioni di gas serra in atmosfera e sono tra i più comuni nei report di sostenibilità.
Il più diffuso è l’indicatore GRI 305-1 – Emissioni di gas a effetto serra (GHG) dirette (Scope 1). Questo indicatore misura le emissioni di CO2 equivalente prodotte direttamente dall’azienda, attraverso i processi produttivi o le auto aziendali.
L’altro indicatore GRI molto utilizzato è il 305-2 – Emissioni di gas a effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2). Le emissioni di Scope 2 sono generate dai propri fornitori di energia elettrica e termica.
Il calcolo delle emissioni di CO2 equivalente (CO2e) si basa sui consumi energetici, che vengono moltiplicati per specifici fattori di emissione. I fattori di emissione per l’energia elettrica in Italia si trovano nel report “Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale”, pubblicata da ISPRA ogni anno.
Indicatori GRI 405 – Diversità e pari opportunità
La diversità dei dipendenti è un tema fondamentale nel report di sostenibilità. Il principale indicatore GRI in questo ambito è il 405-1 – Diversità negli organi di governance e tra i dipendenti.
L’indicatore GRI 405-1 richiede la percentuale di uomini e donne assunte. Inoltre, dobbiamo pubblicare la percentuale di persone comprese nelle diverse fasce di età e categorie professionali, come dirigenti, manager e impiegati.
I dati necessari sono reperibili dal responsabile risorse umane, che ha un ruolo chiave nei report di sostenibilità sociale.
Indicatori GRI 413 – Comunità locali
È molto diffuso anche l’indicatore GRI 413-1 – Operazioni con il coinvolgimento della comunità locale, valutazioni degli impatti e programmi di sviluppo.
Si tratta di un indicatore GRI qualitativo, che richiede di descrivere le azioni intraprese a favore delle comunità in cui opera l’azienda. Nei report di sostenibilità sociale, le iniziative più comuni sono le erogazioni liberali e il supporto ad associazioni no profit.
Nella nostra esperienza, le informazioni necessarie sono detenute dal reparto amministrativo o dal reparto marketing.

Report di sostenibilità “in accordance” ai GRI standard
I report di sostenibilità “in accordance” ai GRI standard sono quelli più completi. Spesso, le aziende adottano la modalità in conformità ai GRI standards nel secondo bilancio di sostenibilità.
Per pubblicare un report di sostenibilità in conformità ai GRI standards, è necessario rispettare i seguenti criteri:
- Applicare i principi di rendicontazione (accuratezza, equilibrio, chiarezza, comparabilità, completezza, contesto di sostenibilità, tempestività, verificabilità).
- Rendicontare gli indicatori obbligatori previsti dal GRI 2: Informativa Generale 2021.
- Individuare i temi materiali.
- Rendicontare le informative previste dal GRI 3: Temi materiali 2021.
- Rendicontare gli indicatori GRI previsti degli Standard Specifici GRI per ogni tema materiale.
- Fornire le ragioni di omissione per quelle informative che l’organizzazione non può rispettare.
- Pubblicare l’indice dei contenuti GRI.
- Presentare una dichiarazione d’uso nel report di sostenibilità.
- Notificare il GRI della pubblicazione del bilancio di sostenibilità.
Analisi di materialità e stakeholder engagement
L’analisi di materialità è una fase chiave del report di sostenibilità “in accordance”. L’analisi di materialità serve a identificare gli impatti che l’azienda ha sull’ambiente, la società, e l’economia.
Una volta creata una lista di possibili impatti, i dirigenti dell’azienda li votano in base alla gravità, portata e probabilità di ogni impatto. Poi, gli impatti che hanno ottenuto i voti più alti vengono considerati materiali per l’azienda.
Per essere sicuri che gli impatti identificati siano corretti, le aziende effettuano lo stakeholder engagement. L’azienda coinvolge i propri stakeholder attraverso questionari o focus group, al fine di raccogliere le loro opinioni sui propri impatti.
Il risultato di questo processo è una lista di impatti materiali. Per rendere il risultato più fruibile ai lettori del report di sostenibilità, gli impatti materiali più simili vengono raggruppati in tematiche materiali.

Come scegliere gli indicatori GRI
Nel report di sostenibilità “in accordance” ai GRI standard, ogni tematica materiale dovrebbe avere almeno un indicatore GRI correlato. Quindi, le tematiche materiali influenzano molto la scelta degli indicatori GRI.
Tuttavia, per i settori Oil & Gas, Estrazione di Carbone, e Agricoltura è stato pubblicato lo standard GRI di settore. Questo significa che molti indicatori GRI sono obbligatori per le aziende che operano in questi settori.
A mano a mano che gli standard di settore vengono pubblicati, tutte le aziende saranno obbligate a rendicontare indicatori GRI specifici per il proprio settore.
Report di sostenibilità: da dove iniziare
Prima di tutto è utile leggere i report di sostenibilità che sono già stati pubblicati. Per prendere ispirazione, puoi consultare i cinque migliori esempi di bilanci di sostenibilità.
Pubblicare un report di sostenibilità richiede molto lavoro, specialmente se si pubblica per la prima volta. Gli standard GRI sono complessi e il rischio di commettere errori è alto per chi non li conosce a fondo.
Se hai bisogno di un supporto per pubblicare il tuo report di sostenibilità, puoi contattarci compilando il form qui sotto.
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