I finanziamenti per le comunità energetiche

Anche le comunità energetiche rinnovabili, come tutte le società, hanno bisogno di trovare finanziamenti per la creazione e lo sviluppo di esse.

Davide Treghini
Davide Treghini

Esperto in metodi di gestione efficiente dell'energia

Summary

Nell’articolo si spiega come le comunità energetiche hanno bisogno di finanziamenti, come tutte le società, per la creazione e lo sviluppo di esse. I momenti in cui i finanziamenti sono necessari sono: Studio di fattibilità per la creazione; Installazione degli impianti o revamping degli impianti.

I finanziamenti arriveranno principalmente dal PNRR, dove, però, manca ancora un decreto che sblocchi i fondi destinati alle comunità. Altri finanziamenti arriveranno da:

  1. Fondi FESR regionali
  2. Fondazioni bancarie
  3. Linee di credito di istituti bancari
I fondi FESR e le fondazioni bancarie saranno utili per finanziare lo studio di fattibilità delle comunità energetiche, come dimostrano le iniziative di Regione Lazio e Fondazone CR Firenze. Mentre in caso di installazione o revamping, oltre che alle solite regioni, si vedranno finanziamenti provenienti da istituti bancari, ESCo, fondi di investimento. L’incentivo del GSE sarà utilizzato come garanzia per questi ultimi tipi di finanziamenti.

L’importanza dei finanziamenti per le comunità energetiche

Dopo l’ultima direttiva di ARERA, ci avviciniamo sempre di più alla creazione delle comunità energetiche rinnovabili. Come tutte le società, anche le CER hanno bisogno di finanziamenti per la creazione e lo sviluppo.

Abbiamo già descritto nei precedenti articoli cosa sono le comunità energetiche rinnovabili e se prendiamo in considerazione il suo ciclo vita, partendo dallo studio che ne anticipa la creazione, ci sono 3 momenti in cui questa potrebbe necessitare di finanziamenti:

  1. Studio di fattibilità per la creazione
  2. Installazione impianti rinnovabili
  3. Nuova potenza installata o revamping degli impianti

Lo studio di fattibilità per la creazione delle CER comprende il dimensionamento degli impianti, il dimensionamento della comunità in termini di numero dei partecipanti per consumi, il coinvolgimento degli attori e tutte le attività che sono previste in fase di creazione di una società. Vieni a vedere come Ollum può aiutare in questa fase.

L’installazione degli impianti, invece, è ovviamente la fase che richiede maggiori risorse economiche, in quanto a seconda della fonte rinnovabile che si decide di installare equivale un diverso costo da sostenere. La spesa è all’incirca la stessa nel caso in cui si necessiti di aumentare la potenza rinnovabile della comunità in corso d’opera. Questo solitamente avviene perché sono entrati molti consumatori e c’è bisogno di ribilanciare lo schema incentivante, o perché sono cambiati i consumi dei partecipanti.

Pale eoliche di una comunità energetica creata in Toscana

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I finanziamenti del PNRR per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili in Italia

In termini di fondi e finanziamenti, lo sviluppo e la diffusione delle comunità energetiche sarà agevolato dal PNRR.

Il PNRR, piano nazionale ripresa e resilienza, è il documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare alla commissione europea come il nostro paese intende investire i fondi che arriveranno nell’ambito del programma Next generation Eu.

I fondi che arriveranno sono già stati allocati per scopi differenti ed uno di questi riguarda proprio la promozione delle comunità energetiche, con 2,2 Mld di euro. Grazie alla conferma del MASE, ministero dell’ambienre e della sicurezza energetica, adesso sappiamo anche che i 2,2 miliardi saranno a fondo perduto, cosa che fa ben sperare per la diffusione delle comunità.

Il piano del PNRR è quello di stipulare i contratti per la realizzazione degli interventi per le comunità energetiche entro dicembre 2025. Invece, entro giugno 2026, l’obiettivo è di sostenere le comunità energetiche dei comuni con meno di 5.000 abitanti per installare almeno 2.000 MW da fonti rinnovabili la produzione di 2.500 Gwh all’anno.

Ad oggi, però, manca ancora un decreto da parte del MASE che possa sbloccare degli ostacoli burocratici per la corretta assegnazione dei fondi destinati alle comunità energetiche rinnovabili.

Fonte: PNRR, Fondi assoggettati alla promozione rinnovabili per le comunità energetiche. Grafico di Ollum

Altri strumenti finanziari per lo sviluppo delle comunità energetiche

Non solo il PNRR, le comunità energetiche troveranno aiuto in altri piani o stumenti. Il finanziamento delle comunità energetiche sarà molto appetibile per molti istituti bancari e non, in quanto GSE e comunità energetiche rinnovabili è di per se già una garanzia. I finanziamenti per lo studio fattibilità o per l’installazione di fonti rinnovabili all’interno delle comunità energetiche potranno arrivare da, per esempio:

  • Fondi FESR regionali
  • Fondazioni bancarie
  • Istituti bancari

I fondi FESR, Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, è uno dei principali strumenti che si trovano all’interno della politica regionale europea e fa parte dei Fondi Strutturati ideati dall’Unione Europea. Per quanto riguarda i fondi FESR regionali, alcuni sono già arrivati, come per esempio nel Lazio o in Emilia-Romagna.

Le Fondazioni di origine bancaria ,invece, sono organizzazioni non profit, private e autonome. In Italia sono 86 e fino al 2020 hanno erogato fino a 26 miliardi di euro attraverso 400.000 iniziative. Lo scopo delle fondazioni bancarie è quello di perseguire obiettivi di utilità sociale e promozione dello sviluppo economico. Le fondazioni bancarie possono aiutare, più che nel finanziamento di impianti rinnovabili, per finanziare gli studi di fattibilità per la creazione delle comunità energetiche rinnovabili.

Infine, le linee di credito degli istituti bancari saranno una delle più importanti risorse in termini di finanziamento degli impianti rinnovabili. Avendo la sicurezza degli incentivi garantiti dal GSE, le banche saranno propense a finanziarie le comunità energetiche rinnovabili.

Le fondazioni bancarie per lo sviluppo delle comunità energetiche

Come nella maggior parte delle nuove iniziative con una prerogative sociale, le fondazioni bancarie possono certamente aiutare con delle attività di fondo finanziario.

Cosa sono le fondazioni bancarie

Le fondazioni bancarie presenti in Italia sono all’incirca 88 e sono enti con scopi e finalità sociali da realizzarsi promuovendo l’equilibrato sviluppo socio-economico del territorio nel quale operano, mediante progetti organici nei settori di intervento. Il loro scopo primario è quello di conservare il patrimonio ed i redditi percepiti dalle Fondazioni sono destinati al miglioramento ed alla crescita socio-economica del territorio. Alcuni esempi di fondazioni economiche sono:

  • Fondazione cassa di risparmio Firenze
  • Fondazione cassa di risparmio Genova e Imperia

I nomi fanno intuire come le fondazioni sono associate a territori italiani, dove solitamente vengono destinati i redditi.

NUmero di fondazioni bancarie che finanziano la progettazione delle comunità energetiche

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Come le fondazioni bancarie possono intervenire

L’unico, ma importante, intervento delle fondazioni bancarie nella transizione ecologica è quello di finanziamento alla progettazione, ovvero gli studi di fattibilità, delle comunità energetiche rinnovabili. 

Un esempio pratico viene da “Fondazione Compagnia di San Paolo”, fondazione che opera in diversi territori come Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ed ogni tre anni sceglie i propri settori di intervento rilevanti. Quelle che ha deciso di fare questa fondazione, ad aprile 2022, è di sostenere gli enti del terzo settore e gli Enti Pubblici interessati allo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili a impatto sociale sul proprio territorio. Ha messo a disposizione attività di capacity building e assistenza tecnica, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino ed esperti in ambito amministrativo-giuridico e sociale. Grazie a questo percorso di accompagnamento, messo a disposizione dalla fondazione, gli Enti selezionati hanno avuto modo di essere accompagnati in un percorso di acquisizione del know-how specifico e di creazione di una comunità step by step dalla fase iniziale alla firma dello statuto della società.

Altre fondazioni, come per esempio CR Firenze, hanno solamente finanziato lo studio di fattibilità, decidendo di non affiancare i Comuni nel percorso di creazione. Qui c’é un esempio recente, ovvero quello del Comune di Greve e Bagno a Ripoli. Questi Comuni hanno ricevuto i fondi per iniziare la progettazione della comunità energetica rinnovabile all’interno del loro territorio.

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